Il Linoleum è un tipo di pavimento resiliente (ovvero flessibile, assorbe gli urti senza rompersi e in grado deformarsi in maniera elastica) e riciclabile, composto da materie prime di origine naturale.
Viene spesso confuso con i pavimenti vinilici o in gomma, probabilmente perchè fanno tutti parte della famiglia dei pavimenti “resilienti” e, sono prodotti utilizzati in aree di applicazione comuni, come ospedali, uffici e i grandi spazi commerciali. Ma sono tutti differenti per composizioni e qualità tecniche.
Storia del linoleum: cos’è, com’è fatto e quando nasce
Come accennavamo sopra, è un materiale composto per il 97% da elementi naturali come olio di semi di lino (da cui prende il nome “linum = lino”e “oleum = olio”), resine vegetali, farina di sughero, polvere di legno, juta naturale e pigmenti coloranti naturali.
La realizzazione dei pavimenti in linoleum avviene mediante un processo industriale chiamato “coestrusione” durante il quale i materiali vengono miscelati. Il risultato finale è un rivestimento composto da un supporto rigido e da una parte esterna più elastica. Questa peculiarità conferisce al linoleum un aspetto funzionale che lo rende così affidabile e resiliente, capace, quindi, di rispondere alle sollecitazioni meccaniche e di resistere ad urti.
Frederick Walton inventò il linoleum e ne registrò il brevetto di produzione nel 1863. É veramente incredibile che un prodotto inventato ai tempi dei lampioni a gas e delle carrozze trainate dai cavalli sia tuttora usato per l’applicazione per il quale fu inventato originariamente. All’inizio nacque proprio per rivestire i pavimenti delle prime carrozze ferroviarie, poi come pavimentazione di pregio ed intarsiata per ministeri e biblioteche pubbliche e private, fino ad arrivare ad essere utilizzato per le guide di ingresso degli androni in palazzi di lusso e per gli ascensori.
Ultimamente viene utilizzato in ambito residenziale per le pavimentazioni delle abitazioni, delle scuole ed asili nido proprio per le sue caratteristiche naturali ed ecologiche, oltre ad ospedali e nei negozi.
In 150 anni, ha trovato posto in una quantità incredibile di edifici in tutto il mondo. Lo si trova come pavimento del refettorio della famigerata prigione di Alcatraz a San Francisco, nell’elegante Casa Bianca a Washington e a Buckingham Palace a Londra.
Ma con tutti questi anni di servizio, ha affrontato anche il linoleum dei periodi bui dovuti da alcuni fattori:
- comparsa sul mercato delle pavimentazioni continue in PVC;
- utilizzo diffuso del linoleum in scuole, ospedali, uffici, palestre e ambienti di produzione che hanno fatto percepire questa copertura come riservata ai grandi spazi pubblici ad alto pedonamento;
- una certa ristrettezza delle gamme, tonalità e colorazioni che limitavano la scelta estetica di chi intendeva utilizzarlo nella propria abitazione
Ma a partire dagli anni 80’ la situazione è mutata grazie all’espandersi della sensibilità ambientale, allo sviluppo della bioedilizia e all’attenzione delle case produttrici nel migliorare costantemente il prodotto introducendo nuovi colori e design (anche personalizzati) ed incrementiamo le performance tecniche per usi specifici.
Ti sveliamo una curiosità: Lo sapevi che esiste una tecnica di stampa artistica chiamata linoleografia?
Il termine deriva dal nome del supporto, il linoleum appunto, e dal greco “grapho” (scrivere). È una tecnica recente, risale ai primi del 1900 ed è stata utilizzata da famosi artisti come Kandinskij, Henri Matisse e Pablo Picasso. E proprio a quest’ultimo si deve lo sviluppo di un’evoluzione di questa tecnica: la linoleografia a forma persa. Questo procedimento permette di stampare a più colori e implica un lavoro progressivo di incisione e rifinitura della matrice, per ogni applicazione di ciascun colore. In ogni passaggio la matrice viene ristampata e l’opera si completa per sovraimpressioni progressive di inchiostro sul supporto (solitamente di carta). Dato che la matrice diventa sempre meno utilizzabile a ogni riduzione e modifica, è “persa” quando non è più utilizzabile per ripetere dall’inizio il processo. Possiamo dire quindi che il linoleum non è solo un materiale da pavimentazione, ma anche un materiale artistico.
Caratteristiche dei pavimenti in linoleum: vantaggi e svantaggi
Grazie alle sue molteplici caratteristiche, la lista dei benefici è piuttosto lunga. Tutti questi aspetti sono da valutare in modo accurato quando bisogna scegliere il materiale giusto per la pavimentazione di un ambiente.
Vantaggi
- È caldo al tatto e al calpestio
- È antiscivolo e offre una buona difesa contro i traumi da caduta accidentale;
- Resistente, grazie alla sua durezza, sopporta benissimo colpi ed è difficile graffiarlo, quindi ideale anche per gli spazi dedicati ai bambini. In ogni caso, anche se venisse graffiato, ogni strato che lo compone è dello stesso colore, quindi non si noterebbero variazioni di tonalità;
- Antibatterico “naturalmente”, non favorisce la proliferazione batterica, per questo motivo è ampiamente utilizzato negli ospedali, si pulisce rapidamente e totalmente perché su di esso non si accumula lo sporco grazie a trattamenti specifici e tecnologicamente avanzati, come avviene nei pavimenti ricchi di fughe tra le piastrelle;
- Antistatico, ovvero tiene lontana la polvere che attrae gli acari, evitando anche l’accumulo quindi risulta una scelta oculata anche se vi sono soggetti asmatici o allergici;
- Ha buone capacità di fonoassorbenza, soprattutto nelle versioni di maggior spessore;
- È compatibile con il riscaldamento a pavimento e si può posare anche su pavimenti piastrellati senza alcuna demolizione della precedente pavimentazione;
- Versatile, si adatta a quasi ogni tipo di ambiente;
- È disponibile in un’amplissima gamma di colori e design che possono imitare qualunque materiale resina, ceramica, legno e persino tappeti compresi;
- È semplicissimo da pulire e da lavare e sono pochissime le sostanze che riescono a macchiarlo. Inoltre, è impermeabile;
Svantaggi
Più che altro sono degli “avvertimenti” a cui dovete prestare attenzione nel caso decideste di fare un lavoro fai da te.
Questi eventuali problemi non sorgono quando vi rivolgete ad un professionista, che con il progetto alla mano vi saprà guidare sulla scelta giusta del pavimento.
- Pur essendo impermeabili, non sono indicati per ambienti molto umidi come la cucina o il bagno. Soprattutto se non viene posato da un professionista, rischia di assorbire l’umidità rovinandosi irrimediabilmente;
- Non è consigliabile, posare questo materiale direttamente sul cemento, in quanto è una pavimentazione sottile che rispecchierebbe il sottofondo;
- Se il piano d’appoggio non è perfettamente piano si rischia di avere delle discontinuità e imperfezioni;
- Pur essendo molto resistente al calpestio, non lo è altrettanto circa i carichi pensati, che potrebbero creare discontinuità nella linearità del pavimento;
- Alcune versioni sono maggiormente sensibili alla luce rispetto ad altre. Potrebbero sbiadirsi o virare di colore in caso di esposizione solare continuata o irregolare.
Ma niente paura è possibile fare degli interventi di lucidatura o con un’apposita cera per ridare vigore al linoleum.
Come si posano i pavimenti in Linoleum?
In commercio si può acquistare in rotoli o in piastrelle ad incastro con dimensioni e spessori (dai 2mm in su) differenti. La scelta dipende delle esigenze e della tua manualità se decidi per un lavoro fai da te, anche se sconsigliamo fortemente l’applicazione autonoma non professionale. In questo caso ribadiamo di prestare molta attenzione alle fasi preliminari affinché la posa del linoleum sia ottimale. Ricordati che il pavimento deve essere privo di irregolarità e perfettamente pulito.
A seconda della linea scelta di prodotto, esistono due tipi di posa per il pavimento in linoleum:
- posa con colla;
- posa flottante – non vincolata al sottofondo;
Posa flottante
È quando il prodotto è semplicemente appoggiato sul piano di posa. Nel caso di incastro a click autobloccante che lega le piastrelle l’una all’altra si può facilmente smontare e rimontare a piacere.
Posa con colla
Ti ricordiamo che tra i nostri servizi offriamo quello di posa.
Video di approfondimento: How to install Linoleum flooring – Tarkett
Quanto costano i pavimenti in Linoleum?
Come per tutti i pavimenti i prezzi al mq variano in relazione allo spessore, alla qualità, alle caratteristiche estetiche e a quelle tecniche.
Orientativamente partono dai 20€ fino anche ai 50€.
Ti consigliamo di controllare prima dell’acquisto:
- Le specifiche tecniche
- Le certificazioni del prodotto
Se vuoi sapere quanto spenderesti per il tuo progetto, e vorresti avere un preventivo gratuito contattandoci tramite il form.
Come pulirlo
I pavimenti in linoleum non necessitano di trattamenti particolari per la loro manutenzione. Per la pulizia ordinaria è sufficiente utilizzare una scopa e lavare con acqua e sapone neutro ed asciugare con un panno morbido e asciutto.
Una pulizia straordinaria si realizza utilizzando spazzolatrice equipaggiata con feltri appositi.
Nella nostra pagina dedicata alla pulizia e all’igiene puoi trovare tutti i prodotti adatti per garantire lunga durevolezza al tuo pavimento.
Per concludere, con i pavimenti in linoleum troverete la perfetta armonia tra natura, estetica e qualità. Potrete prendere in considerazione un rivestimento in linoleum sia che stiate rinnovando casa vostra, sia che stiate ristrutturando locali ad uso commerciale. In ogni caso, questo tipo di pavimentazione vi accompagnerà per tanti anni e, grazie ai tantissimi modelli disponibili, potrete dare libero sfogo alla vostra creatività e ai vostri gusti. Per grandi progetti, potete scriverci tramite il nostro modulo di contatto o via e-mail per chiederci un’offerta personale.